E’ entrato in vigore il piano operativo per l’emergenza climatica adottato dalla Direzione aziendale dell’Asp di Siracusa, in attuazione delle linee guida regionali per la prevenzione degli effetti nocivi delle ondate di calore predisposte dal Dipartimento regionale per le attività sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico.
Il piano, per cui è stato nominato referente il coordinatore sanitario del Distretto ospedaliero SR 1 Alfio Spina, ha previsto la creazione di una catena di coordinamento, misure da porre in essere sia in situazioni di preallarme che di emergenza e interventi di educazione alla salute da attuare a scopo preventivo. “Tutte le azioni – sottolinea il commissario straordinario Mario Zappia – mirano a sostenere soprattutto le persone in particolari condizioni di fragilità per affrontare la stagione estiva e le ondate di calore previste ancora per le prossime settimane. Gli interventi che saranno messi in atto contemplano una stretta collaborazione tra tutto il personale sanitario dell’Azienda, la Prefettura, la Protezione Civile, i Servizi sociali dei Comuni, i medici di famiglia, le associazioni di volontariato e il Terzo Settore”.
In Italia si valuta che circa ottomila persone anziane siano decedute come causa diretta dell’ondata di calore negli anni dal 2005 al 2010: le caratteristiche dei soggetti deceduti sono di anziani soli, di età superiore a 75 anni e con patologie a carico dell’apparato respiratorio, cardiovascolare o diabete.
Il referente per l’emergenza climatica provvede giornalmente a raccogliere le informazioni sui diversi livelli di allarme, valuta l’informazione da fornire alla popolazione attraverso l’Ufficio stampa e si avvale di tutte le strutture aziendali ospedaliere e territoriali per la realizzazione degli interventi di emergenza. Due volte al giorno, alle ore 8 e alle 13, l’Unità operativa Emergenza 118-Pte diretta da Gioacchina Caruso rileva i livelli di allarme attraverso il bollettino giornaliero pubblicato nel sito internet dell’Assessorato regionale della Salute e prodotto dal Centro di Competenza, che segnala dal lunedì al sabato la situazione dal livello 0 (condizioni non a rischio) a livello 3 (ondate di calore)e predispone quanto di competenza nei vari livelli di allarme secondo le linee guida dell’intervento clinico di emergenza.
Nella fase di emergenza climatica, i direttori dei Distretti ospedalieri, su disposizione del referente aziendale, devono predisporre posti letto di ricoveri straordinari e garantire il coordinamento intraospedaliero.
I direttori dei Distretti sanitari garantiscono il rapporto con i medici di medicina generale, ai quali hanno inviato le liste dei pazienti fragili, predispongono e sorvegliano l’intervento sul territorio avvalendosi delle proprie strutture e del proprio personale nonché di volontari anche attraverso l’assistenza domiciliare integrata e il servizio sociale.
I medici di medicina generale hanno il compito di informare i propri pazienti sui rischi a cui possono essere esposti, sui sintomi delle malattie associate al caldo, sulle principali strategie di prevenzione da adottare e sui servizi sanitari e sociali a cui è possibile rivolgersi.
Intanto, nella consapevolezza che gli effetti dell’emergenza climatica da calore possono essere meglio gestiti e controllati attraverso una adeguata campagna di informazione verso la popolazione ed iniziative di formazione verso coloro che più hanno rapporti con soggetti a rischio, specie se in posizione lavorativa particolare come gli assistenti di case di riposo, l’Unità operativa Educazione alla Salute, diretta da Alfonso Nicita, ha riproposto corsi di formazione per assistenti delle case di riposo, l’affissione di manifesti e la distribuzione attraverso tutte le strutture sanitarie aziendali, Consultori e medici di famiglia, degli opuscoli “Un sole per amico” e “Per un sole sicuro”, destinati il primo a tutta la popolazione con particolare riferimento agli anziani e il secondo agli assistenti di case di riposo e a quanti si occupano anche a tito
lo non professionale di soggetti fragili.
Del gruppo di coordinamento per l’emergenza climatica fanno parte anche il responsabile dell’Unità operativa Educazione alla Salute Alfonso Nicita e gli operatori Maddalena Rabbito, Michele Assenza e Maria Concetta Zisa.
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