Era inevitabile che la scelta dei vertici del Consiglio Comunale di Siracusa producesse reazioni contrastanti. D’altronde anche il rinnovamento  dell’amministrazione cittadina ha puntato su accordi, molti dei quali “trasversali”, giocati a fare numero e creare maggioranza, piuttosto che sulla coerenza, offuscando gli obiettivi per la città, quelli necessari per la sua ripresa.  Di fronte ad una possibile “crisi di governo” ad  inizio mandato, il primo cittadino e la sua coalizione hanno dovuto rispettare gli accordi pre.elettorali, manifesti o sottintesi, per non scontentare neo alleati di peso, vedi Centro Democratico. Così alla guida del Civico consesso di Palazzo Vermexio, fatti salvi i meriti personali e l’impegno, è stato eletto un uomo del gruppo di Pippo Gianni, nonché, già membro dell’esecutivo di Visentin, il cui operato tanto è stato osteggiato dallo stesso Garozzo, scatenando reazioni a catena all’interno del centro-sinistra “tradizionale”, “non allargato”, frammentandolo. Per la cronaca: Leone Sullo è stato eletto alla prima votazione riportando 23 voti, due più della maggioranza prevista. Il secondo più votato è stato Massimo Milazzo (9 preferenze, che presiedeva i lavori in quanto consigliere anziano), seguito da Carmen Castelluccio (5) e Giuseppe Casella (3). Leone Sullo, eletto nella lista Centro democratico, è al suo secondo mandato consiliare ed è stato assessore al Centro storico con il sindaco Roberto Visentin, dal dicembre 2011 al dicembre 2012, periodo in  cui ha lasciato lo scranno dell’aula “Elio Vittorini” Il presidente Sullo, nel discorso di insediamento, ha ringraziato tutti i consiglieri, il sindaco e la giunta. “ Quello che mi avete assegnato – ha detto – è un compito difficile per il quale chiedo la collaborazione di tutti. La nostra città ha bisogno di unità e non di divisioni e con questo spirito svolgerò il mio mandato, portando in tutte le sedi opportune le istanze della comunità e del territorio”.Prima delle votazioni era intervenuta Carmen Castelluccio per avanzare la sua candidatura, chiedendo all’aula il sostegno sulla base di un’azione “che non sia autoreferenziale” ma capace di “rappresentare tutti i cittadini”Dopo le dichiarazioni del presidente Sullo, l’aula ha respinto una richiesta di sospensione dei lavori avanzata da Salvo Castagnino ed è passata all’elezione del vice. La scelta è caduta su Giuseppe Impallomeni, che ha preso 25 voti. Sei sono andati a Simona Princiotta, 3 Milazzo, 1 a Gaetano Firenze; 5 le schede bianche Giuseppe Impallomeni, anche lui al secondo mandato, ha ringraziato i consiglieri dicendo di volere lavorare rappresentando l’intera aula.

Le reazioni

vermexioAlessandro Acquaviva, Consigliere comunale : “Avallando le due candidatura di centrodestra alla carica di Presidente e di vice Presidente del Consiglio Comunale,  il sindaco Garozzo ha preferito rendersi ostaggio della politica opaca che in questi decenni ha indebolito le potenzialità della nostra città. L’episodio mina certamente il rapporto interno tra i consiglieri del centro sinistra ,tra chi ispira la propria attività ai valori della coerenza politica e programmatica e chi non si fa scrupoli a mutare la maggioranza all’occorrenza. Nulla di personale nei confronti dei Consiglieri Sullo e Impallomeni, a cui va il mio personale augurio di buon lavoro , ma aver sprecato l’opportunità di affidare la guida del Consiglio Comunale a Carmen Castelluccio , una figura fuori dai torbidi schemi politici ,è una pesante responsabilità di cui devono farsi carico i singoli consiglieri e i rispettivi partiti politici. Mi chiedo ,al riguardo, qual è la posizione di SEL ,partito a cui sono iscritto dal 2010, visto che tra i votanti di Sullo e di Impallomeni vi è, quasi certamente , anche un nuovo iscritto di Sinistra Ecologia e Libertà”. 

Giuseppe Patti Coordinatore Verdi Siracusa “Esprimiamo ampia soddisfazione per l’instancabile lavoro svolto dal Sindaco Giancarlo Garozzo, per ampliare la maggioranza di governo della Città.Nell’ottica di un allargamento della maggioranza non si può non prendere atto del deludente risultato elettorale delle”sinistre”, per tanto è più che necessaria la ricerca di alleati credibili per garantire stabilità di governo. Riteniamo quanto mai opportuna la scelta di eleggere alla guida del Consiglio Comunale, Leone Sullo, seppur compromesso con la passata amministrazione a guida Visentin, si è sempre dimostrato aperto al confronto e al dialogo, caratteristiche che siamo certi, ne faranno un suo personale faro alla guida del Condiglio Comunale. Riteniamo altresi una sterile provocazione delle opposizioni, l’indicazionee l’elezione alla vice presidenza di Giuseppe Impallomeni, da sempre lontano dalle nostre posizioni di tutela del Territorio e del Paesaggio.Siamo certi che la scelta dei prossimi presidenti della commissione Urbanistica e della commissione Ambiente, avverranno con i medesimi criteri, ma sempre nell’ottica di tutela del paesaggio, del territorio e dell’ambiente”.

 Pippo Zappulla, deputato nazionale PD “Chi, come Garozzo, ha scelto Sullo come presidente del Consiglio comunale di Siracusa, si è assunto la responsabilità di dividere il Pd, di rompere con il Megafono e di indebolire oggettivamente l’esperienza dell’amministrazione di centrosinistra.”Così il deputato nazionale del Pd, Pippo Zappulla, dopo aver appreso dell’elezione di Leone Sullo.“E’ grave avere sostenuto un ex assessore della giunta Visentin contro la candidatura di Carmen Castelluccio, proposta di vera e forte discontinuità e innovazione. Siamo fortemente preoccupati per una scelta coordinata dallo stesso Sindaco – aggiunge Zappulla – che cambia la natura dell’alleanza del centrosinistra, mina la credibilità del progetto di cambiamento alla base del successo elettorale. Con questo capolavoro al contrario, completato con l‘elezione del vice presidente Impallomeni, l’area Innovazione di Foti e l’area Renzi hanno scelto di rompere l’unità del Pd e del centrosinistra”.“Ci rivolgiamo, pertanto, a tutte le forze sane del centrosinistra – conclude il deputato nazionale del Pd – perché ci si mobiliti per una grande e rigorosa battaglia a sostegno delle ragioni politiche, programmatiche e valoriali che erano alla base della vittoria alle amministrative e del progetto di cambiamento necessario della città”

Mariarita Sgarlata, coordinatore cittadino Megafono “Dopo settimane di voluto silenzio, da coordinatrice cittadina del Megafono, mi sento ora in dovere di difendere il sindaco Giancarlo Garozzo dagli attacchi immotivati e dalle impennate moralistiche, che come sempre non tardano ad arrivare a commento dell’esito delle votazioni di ieri mattina”. Sono queste le dichiarazioni dell’Assessore Regionale ai Beni Culturali Mariarita Sgarlata. “E’ forse utile ricordare che il sindaco è stato eletto dal 30% dei siracusani di varia appartenenza politica e dobbiamo ammettere, forse a denti stretti, che non è mai stato espressione di un fronte unico e compatto”. “Ne consegue che da un partito democratico che, dopo il patto delle primarie nazionali, teso a garantire i candidati delle due aree da sempre più significative in città, ha ripreso la strada maestra della divisione e della deriva correntizia non si poteva pretendere di più”. “E quando ci sono spaccature è inevitabile che si aprano varchi per una candidatura come quella di Sullo che è, non dimentichiamolo, espressione del centrosinistra in quanto eletto nella lista del Centro Democratico”. Partirei dalla constatazione che se il PD fosse stato unito avremmo potuto tranquillamente votare un candidato (largamente condiviso?) del centrosinistra (e magari anche del Megafono, fortemente penalizzato in questa fase, forse perché movimento giovane e poco incline al mercato delle poltrone); così non è stato ed è singolare che questo sia sfuggito a chi ha fatto l’analisi di questa elezione, omettendolo nelle proprie valutazioni e preferendo la  versione più confortevole secondo cui è stato Giancarlo Garozzo a spaccare il fronte”. “Ma quale fronte?  E’ stata preferita la via di una politica che si fonda su una visione realistica, su una posizione in cui è più giusto cercare di fare sintesi e garantire il futuro a questo nuovo consiglio comunale, fatto di persone capaci che sapranno comunque rinnovare la politica siracusana lentamente perché il cambiamento non si produce in pochi mesi ma richiede tempi lunghi e un lungo lavoro anche sotto scelte che disorientano e che sembrano andare in una direzione opposta ma solo in apparenza”. 

Sofia Amoddio, deputato nazionale PD  “Il vento del cambiamento e della discontinuità non passa dal Vermexio. I nuovi vertici del Consiglio Comunale, Presidente e Vicepresidente, hanno il volto della Giunta Visentin” – Cosi l’On. Sofia Amoddio del PD, membro della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati e della Giunta delle autorizzazioni a procedere. “Il fatto oggettivo che questa operazione abbia avuto l’avallo del sindaco Garozzo e di una parte del centro sinistra, delinea l’ombra della vecchia politica nell’operato del sindaco e non è certamente ciò che mi aspettavo da questa amministrazione di sinistra”. “In un solo colpo si è riusciti a rompere la maggioranza che aveva contribuito all’ elezione del sindaco e crearne una nuova che appare il frutto di accordi sotterranei”. La scelta di votare Leone Sullo, esponente della Giunta Visentin, al posto di Carmen Castelluccio, donna di grande competenza amministrativa e caratura morale, appare in profonda contraddizione con i punti del programma dell’amministrazione Garozzo che pubblicamente aveva promesso una discontinuità di uomini rispetto al passato”. Evidentemente – conclude l’Amoddio – si è preferito allargare una maggioranza già molto solida numericamente, per pagare dazio a un appoggio elettorale da parte del Centro Democratico che non ha portato comunque i risultati immaginati, piuttosto che rafforzare la maggioranza premiando chi, all’interno della coalizione, era stato in prima linea e aveva permesso la vittoria”. “Si apre una fase politica in cui invito tutti i delusi, siano essi Consiglieri comunali, Assessori o cittadini, a non abbassare la guardia, ad essere un pungolo per la nostra democrazia e a vigilare sull’attuazione del programma condiviso in campagna elettorale”.

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