Le associazioni di categoria a Siracusa stanno mettendo le mani avanti, tentando di scendere a patti preventivi con i candidati alla poltrona di primo cittadino. Stringono i tempi e più ci si avvicina al  voto, più la società civile chiede rassicurazioni sui programmi di chi sarà eletto a governare il capoluogo, oggi stretto nella morsa della crisi, adombrato da uno stato permanente di emergenza sociale, scaturita da un tasso di disoccupazione preoccupante. Questa mattina a far sentire la propria voce la Confesercenti aretusea che, in 11 punti, ha sintetizzato “gli obiettivi sensibili” su cui concentrare l’imminente azione amministrativa, per rilanciare il comparto commerciale in agonia, stroncato, anche, da una grande distribuzione mal gestita per anni. Infatti, il primo punto del vademecum programmatico  distribuito agli  aspiranti sindaci è stato quello relativo alla  necessità che nessun nuovo insediamento di grandi strutture di vendita, per motivi di sostenibilità urbanistica, sia autorizzato nel territorio comunale. I commercianti, poi, hanno dichiarato guerra al caro-affitti. Si è chiesto infatti l’adozione di misure atte a  fronteggiare l’insostenibilità dei canoni commerciali. Sempre ispirata dalla crisi, un’altra proposta ha riguardato la stabilizzazione, per cinque anni, del carico tributario locale e la fiscalità di vantaggio per le nuove attività imprenditoriali e per quelle che insistono in aree urbane disagiate. Legittima e riguardante la qualità di vita della cittadinanza e dei visitatori, la richiesta di migliorare  l’immagine e le condizioni del territorio urbano. Il quinto punto ha  riguardato, invece, le strategie per far diventare il turismo componente significativa dell’economia locale. Si è poi guardato all’ inoccupazione giovanile, con  suggerimenti per implementare le politiche comunali di incentivazione all’imprenditoria giovanile. La pretesa, sacrosanta, di tagliare  le spese di gestione della macchina amministrativa comunale, per reperire risorse finanziarie da destinare a investimenti produttivi. Prioritario poi il sollecito di semplificazione degli iter burocratici e la messa in campo di interventi determinati nel contrasto dei dilaganti  fenomeni criminosi e dell’abusivismo commerciale. Poi le indicazioni dei commercianti sono state rivolte al sostegno dei Centri Commerciali Naturali ed  all’ esigenza di realizzare la concertazione, anche riguardo all’impiego degli strumenti finanziari del Comune.    Servizio di Mascia Quadarella                          

 

 

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