Sta progressivamente rientrando l’emergenza legata all’arrivo dei migranti. Questo è quanto emerge da un vertice tenuto stamattina in prefettura al quale ha partecipato il sindaco, Giancarlo Garozzo.

“È stato ricostruito un quadro estremamente realistico della situazione GAROZZO– spiega il sindaco Garozzo – e in questo contesto sono emerse alcune novità positive. Le contromisure di controllo del territorio stanno dando i loro frutti e non ci sono particolari criticità. Allo stesso tempo, non si registrano seri problemi né sul fronte igienico-sanitario né su quello dell’ordine pubblico. Per quanto riguarda la situazione dei cosiddetti Villini di corso Umberto, la presenza di migranti si sta riducendo di giorno in giorno, segno che stanno lasciando la città per raggiungere parenti e conoscenti in altre parti di Italia e d’Europa. Tutto questo – prosegue – è possibile anche grazie alle associazioni di volontariato, alle quali va il mio riconoscimento per l’importante supporto nel difficile ruolo svolto nell’accogliere un’umanità disperata e spaesata”.

Le notizie positive riferite nel corso del vertice e la possibilità che gli sbarchi continuino ancora a lungo non fanno abbassare la guardia all’Amministrazione. Per tale motivo il sindaco Garozzo ha scritto al presidente del Consiglio, Enrico Letta, al quale chiede di mettere “in campo strumenti efficaci, di natura eccezionale e straordinaria, senza i quali si rischia un vero e proprio stato di assedio del quale la nostra città uscirà esageratamente penalizzata”.

La nota, oltre al capo del governo, è stata spedita ad altri otto rappresentanti istituzionali, a cominciare dai ministri dell’Interno e della Salute, Angelino Alfano e Beatrice Lorenzin, al presidente della Regione, Rosario Crocetta, all’assessore regionale alla Famiglia, Esterina Bonafede, al prefetto, Armando Gradone, ai presidenti nazionale e regionale dell’Anci, Piero Fassino e Paolo Amenta, al commissario straordinario dell’Asp, Mario Zappia.

Il sindaco Garozzo sottolinea la “mancanza di strumenti finanziari, strutturali e logistici” per affrontare il flusso degli arrivi, quantificati in 5 mila dall’inizio dell’anno.

“E’ indubbio – scrive – che le competenze per fronteggiare tali evenienze non appartengono al comune di Siracusa bensì alla locale Prefettura la quale le sta espletando, con grande professionalità e spirito di abnegazione ma è pur vero che moltissime problematiche ricadono sul comune di Siracusa il quale, pur nella mancanza di sufficienti  strumenti si sta adoperando, fino allo spasimo, per risolverle”.

Tra le criticità, il sindaco Garozzo individua quelle dei minori non accompagnati, delle malattie infettive e delle tensioni e delle proteste all’interno del centro di prima accoglienza, spiegando poi le contromisure fin qui adottate.

Conclude la nota: “In occasione della vicenda dei profughi rifiutati da Malta e accolti a Siracusa ho avuto modo di ringraziare il presidente del Consiglio Enrico Letta per le belle espressioni rivolte alla nostra amministrazione. Oggi purtroppo le belle parole non bastano più. In questa nostra città, già avvilita da fortissimi bisogni sociali, si sta vivendo una pericolosa emergenza di ordine pubblico, sanitario e sociale che denota una crisi di livello perlomeno nazionale che non potrà essere risolta né dal Prefetto, né dal Sindaco di Siracusa con i soli mezzi e strumenti di cui si dispone”.

 

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