RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DOCUMENTO INTEGRALE A FIRMA DEI DIRIGENTI PROVINCIALI DEL PDL

Nell’attuale contesto di grave crisi economica e sociale che attanaglia la provincia di Siracusa, ci sembra quantomeno inopportuna la decisione di inasprire lo scontro interno al PDL con una presunta sospensione dell’On.le Vinciullo dal partito, quando invece si sarebbe dovuta aprire una nuova fase di confronto e di dibattito per dare le risposte che i cittadini chiedono.Dobbiamo, amaramente, costatare, che il coordinamento provinciale del partito, di cui facciamo parte, non si riunisce dal mese di luglio dell’anno scorso, vanificando così il tentativo del segretario nazionale Angelino Alfano di strutturare il partito, coinvolgendo maggiormente la base. All’interno del partito continua invece una conduzione verticistica e padronale, nella quale non trovano spazio né la democrazia né la libertà di confronto.La scelta di sostenere il Segretario Provinciale dell’UDC, candidato alle elezioni regionali e nazionali contro il centro-destra, non è maturata, dopo un ampio e articolato confronto nelle sedi previste dallo statuto del partito, perché, come abbiamo ripetuto più volte, il Coordinamento Provinciale del PDL, non viene convocato dal luglio del 2012, nonostante le reiterate richieste anche in direzione regionale, quindi è evidente che questa scelta è stata frutto di una decisione presa solamente da una parte della componente ex Forza Italia, divenuta, da tempo oramai, minoranza striminzita all’interno del Coordinamento Provinciale.A nostro avviso quindi chi non ha rispettato le regole democratiche e di convivenza civile all’interno del nostro partito sono stati altri e non, come si vuol far credere, l’On. Vincenzo Vinciullo che ha continuato a dimostrare invece, sempre la sua disponibilità a un confronto sulle scelte da operare.Come si può seriamente pensare, da un lato, di estromettere dal partito chi ha messo a disposizione il proprio seggio al Parlamento Regionale per una candidatura prestigiosa alla guida della città di Siracusa e, dall’altro lato, di stringere accordi con due partiti (UDC di Bandiera e Centro Democratico di Gianni) organici al centro sinistra e al governo Crocetta?Inoltre, la presunta decisione di sospendere dal partito l’On. Vincenzo Vinciullo non sarebbe stata presa, così come impone lo Statuto, dal Segretario Nazionale, Angelino Alfano, ma da uno dei tre coordinatori nazionali. D’altronde, non occorre ricordare a nessuno che la ratifica di liste e accordi elettorali locali spetta alla direzione provinciale(art.25), non convocata, come abbiamo detto, neppure alla vigilia della tornata elettorale amministrativa.Se proprio si vuole ostinatamente e irresponsabilmente trasformare il confronto politico in una disputa disciplinare e statutaria, si chiamino i probiviri a giudicare i comportamenti di chi tresca col centro-sinistra e con i velenosi denigratori del Presidente Berlusconi, così come non possono non essere prese in considerazione le gravi dichiarazioni pubbliche di chi ha sparato a zero sul PDL alla vigilia delle elezioni regionali, compromettendo in maniera irreparabile la candidatura di Musumeci a Presidente della Regione.Da ultimo, in questi giorni, stiamo assistendo a dichiarazioni e “avvisi” inaccettabili, che ancora una volta evidenziano una gestione politica “padronale” lontana anni luce da come la intendiamo noi, che facciamo, ogni giorno, tesoro degli insegnamenti di Paolo Borsellino.

 

Non volendo fare ulteriori polemiche, auspichiamo invece che i vertici del Partito facciano chiarezza su questa tristissima vicenda, ridando all’onorevole Vinciullo quella dignità che con un comunicato stampa qualcuno ha pensato di sporcare, ricordando, ancora una volta, che mai il coordinamento provinciale si è riunito per chiedere provvedimenti disciplinari contro l’ Onorevole Vinciullo, come erroneamente riportato,invece, nell’anonimo comunicato stampa.

 

I Dirigenti Provinciali PDL

Nello Bongiovanni, Angelo Pasqua, Pippo Barbagallo, Mario Pancari, Salvo Castagnino, Luca Russo, Salvo Calafiore, Carlo Busiello, Claudio Forestiere, Antonio Pino.

 

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