Oramai i miasmi provenienti dalla zona industriale, e non solo a Melilli e Priolo, ma da qualche giorno esageratamente anche nel capoluogo, danno il malgiorno e una poco profumata notte alla popolazione. Sui social network, liberi cittadini ed associazioni ambientaliste hanno levato i loro scudi, rivendicando maggiori controlli dell’aria, per capire di che veleni potrebbe essere contaminata. La risposta alle lamentele, giustificate da malesseri registrati da diversi soggetti – tra cui nausea, bruciore agli occhi e la bocca impastata che nulla a che vedere con i problemi di digestione, che qualcuno potrebbe anche avere di suo- arriva dalla fonte ufficiale, l’Arpa che scrive “La prima decade del mese di settembre, ed in particolar modo nei giorni 5 e 6, è stata caratterizzata dalla presenza in atmosfera di sostanze idrocarburiche (benzene, idrocarburi non metanici NMHC e composti solforati) che hanno interessato principalmente i comuni di Priolo G. , Melilli e la città di Siracusa. Le concentrazioni rilevate sono state significative per quanto riguarda gli idrocarburi non metanici ed alcune sostanze solforate (Propilmercaptano, Isobutilmercaptano,tiofene) che hanno una bassa soglia olfattiva e non presentano fattori di tossicità pericolosi per la salute umana. Le sostanze rilevate sono di natura industriale e si happy wheels demo riscontrano nelle materie prime impiegate nella raffinazione del greggio e nel trattamento delle acque reflue oleose degli impianti industriali. Per quanto riguarda i composti solforati, questi sono anche utilizzati come odorizzanti del GPL. Va inoltre considerato che nel periodo di indagine le condizioni meteorologiche (piogge, calma di vento e alta umidità)sono state sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti di provenienza industriale dando luogo ai fastidi olfattivi segnalati dalla popolazione.La normativa vigente DLgs 155/2010 prevede solo per il benzene un limite di 5 µg/m3 come media annua e non fornisce limiti per concentrazioni superiori ai 5 µg/m3 rilevate nell’ora. Il codice di autoregolamentazione della Regione Sicilia n.07 del 14.6.2006, oggetto di revisione in sede di tavolo tecnico prefettizio, non prevede nessun intervento nel caso di superamenti degli idrocarburi non metanici se non contemporanei al superamento dell’ozono, situazione non verificata nel periodo considerato. I composti solforati a tutt’oggi non sono normati.Sono in corso accertamenti dei tecnici ARPA all’interno dei siti industriali al fine di risalire alle cause di questi eventi”. Nell’attesa che anche sui solforati colpevoli, non accusabili, si modifichi la norma , non ci resta che indossare al posto della classica papalina una bella mascherina antigas, chissà se non lanciamo un’avvilente tendenza……! (Mascia Quadarella)
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