fumiRiceviamo e pubblichiamo replica dell’Arpa

Si ritiene utile una precisazione in merito a quanto pubblicato nel giorno 13.09.2013 e seguenti, circa le presunte rassicurazioni dell’ARPA, in relazione agli episodi di cattiva qualità dell’aria registrati nella prima decade del mese di settembre e, in particolar modo, nei giorni 5 e 6. Premesso che ARPA non è competente in materia sanitaria, si evidenzia che l’interpretazione data al comunicato stampa trasmesso in data 13.09.2013 non è corretta, in quanto nella frase “Le concentrazioni rilevate sono state significative per quanto riguarda gli idrocarburi non metanici ed alcune sostanze solforate (Propilmercaptano, Isobutilmercaptano,tiofene) che hanno una bassa soglia olfattiva e non presentano fattori di tossicità pericolosi per la salute umana…”, l’affermazione “non presentano fattori di tossicità pericolosi per la salute umana” si riferisce esclusivamente ai composti solforati (alle concentrazioni rilevate) e non agli idrocarburi non metanici; questi ultimi, infatti, sono costituiti da un insieme eterogeneo di composti idrocarburici (perlopiù di origine petrolifera) che vengono immessi nell’aria, di cui allo stato attuale la norma sulla qualità dell’aria non prevede limiti e sui quali, pertanto, ARPA non può esprimere valutazioni mancando i termini di confronto.Anche per quel che riguarda il benzene, la cui presenza è stata evidenziata nel suddetto  comunicato, ARPA non può esprimere alcuna valutazione, in quanto i limiti stabiliti dalla normativa sono riferiti alla media annuale (5 µg/m3), mentre le concentrazioni rilevate sono riferite a medie orarie.Ciò non significa che il problema debba essere sottovalutato; ARPA ha, infatti, più volte sottolineato la necessità di colmare, anche attraverso specifiche correlazioni tossicologiche, il vuoto normativo ad oggi esistente.

Comunicato stampa Struttura Territoriale ARPA Siracusa 13-09-2013

La prima decade del mese di settembre, ed in particolar modo nei giorni 5 e 6, è stata caratterizzata dalla presenza in atmosfera di sostanze idrocarburiche (benzene, idrocarburi non metanici NMHC e composti solforati) che hanno interessato principalmente i comuni di Priolo G. , Melilli e la città di Siracusa. Le concentrazioni rilevate sono state significative per quanto riguarda gli idrocarburi non metanici ed alcune sostanze solforate (Propilmercaptano, Isobutilmercaptano,tiofene) che hanno una bassa soglia olfattiva e non presentano fattori di tossicità pericolosi per la salute umana. Le sostanze rilevate sono di natura industriale e si riscontrano nelle materie prime impiegate nella raffinazione del greggio e nel trattamento delle acque reflue oleose degli impianti industriali. Per quanto riguarda i composti solforati, questi sono anche utilizzati come odorizzanti del GPL. Va inoltre considerato che nel periodo di indagine le condizioni meteorologiche (piogge, calma di vento e alta umidità)sono state sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti di provenienza industriale dando luogo ai fastidi olfattivi segnalati dalla popolazione.

La normativa vigente DLgs 155/2010 prevede solo per il benzene un limite di 5 µg/m3 come media annua e non fornisce limiti per concentrazioni superiori ai 5 µg/m3 rilevate nell’ora. Il codice di autoregolamentazione della Regione Sicilia n.07 del 14.6.2006, oggetto di revisione in sede di tavolo tecnico prefettizio, non prevede nessun intervento nel caso di superamenti degli idrocarburi non metanici se non contemporanei al superamento dell’ozono, situazione non verificata nel periodo considerato. I composti solforati a tutt’oggi non sono normati.

Sono in corso accertamenti dei tecnici ARPA all’interno dei siti industriali al fine di risalire alle cause di questi eventi.

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