Buccheri in fermento per l’imminente svolgimento del Medfest, la kermesse che coinvolge tutta la cittadinanza , che viene trasportata nel passato, di cui vengono riprodotte le atmosfere, con costumi , location, cibo , giostre saracene ed artisti di strada, il tutto scandito dai rulli trionfali dei tamburi. Proprio questo strumento sarà protagonista nel pomeriggio del 16 di diverse esibizioni, mentre il clou della manifestazione tanto attesa e di grande coinvolgimento sarà il giorno successivo. La rassegna quest’anno sarà concentrata solo in un giorno e in una notte, ma non per questo le aspettative circa l’affluenza di pubblico verranno tradite.“L’atmosfera è serena – afferma il direttore artistico Elena Servito – si sta lavorando in completa armonia e con grande dedizione. Merito anche di una giunta giovane che ha tenacia, voglia di ricostruire puntando al recupero e alla rinascita di questo evento come straordinario volano per il turismo montano d’estate”. “E’ veramente emozionante vedere all’opera tutti questi giovani, per lo più universitari che studiano fuori, che hanno appositamente rinunciato alla vacanza di ferragosto per unirsi alla squadra altrettanto giovane del sindaco Alessandro Caizzo. Persino la giunta comunale si è messa al lavoro, cosi come il presidente del Consiglio. Una macchina organizzativa davvero virtuosa che non ha limiti di sosta, senza orari d’ufficio e con l’unico obiettivo: la riuscita del MedFest”. Giovani e meno giovani uniti da un unico intento. Pienamente coinvolta anche la Banda dei Tamburi di Buccheri (di scena il 16 agosto alle ore 18 alla Scalinata di S. Antonio) e il Gruppo Madrigale che ha preparato il corteo dei costumi d’epoca. Un centinaio a sfilare per le vie del Paese insieme ai bambini della Colonia estiva guidati dall’assessore alle politiche sociali. Il quartier generale sarà lo spazio ludico con i giochi del Medioevo.
“Il Medioevo fa parte di tutto noi, – afferma il direttore artistico Elena Servito – pur essendo un periodo “di mezzo” segna un passaggio verso la modernità, le grandi invenzioni, da reinterpretare come una spinta di fiducia verso la rinascita collettiva.
Il tema delle donne è il liet motiv di questa edizione e non si risparmia dai continui riferimenti con l’attualità, con i tristissimi fatti di cronaca, anche siracusana, legati al femminicidio. Come donna, madre, professionista, figlia, sono da sempre sensibile alle problematiche dell’universo femminile. Pur essendo, il Medioevo, periodo di oscurantismo, lo stesso decadentismo nei valori e ideali lo ritroviamo anche in questi giorni, nonostante il progresso. Spero che con questo Medfest si possa ridare quella spinta di fiducia verso un mondo migliore, per tutti”.
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