Accolta dall’ASP 8 di Siracusa la richiesta di attivare presso il Centro Sclerosi Multipla dell’Ospedale Muscatello il ritiro sul posto dei medicinali da tutti i pazienti in cura nella struttura sanitaria, senza dunque doversi spostare nel capoluogo, bensì presso il servizio di farmacia interno al presidio. Un disagio che era stato segnalato dall’AISM e che è stato finalmente risolto. Valeria Ferla, membro dell’Associazione Sclerosi multipla di Siracusa, che ha sollevato la questione, ha espresso soddisfazione “per la sensibilità che ha dimostrato il commissario straordinario Mario Zappia, nel trovare senza alcuna esitazione una soluzione ad un disagio che ha costretto fino ad oggi i pazienti a spostarsi da una sede all’altra per ottenere il piano terapeutico e ritirare i farmaci, sottoponendosi a stressanti file nonostante le difficoltà e le limitazioni di autonomia dovuti alla malattia”. “E’ giusto che siano le terapie ad avvicinarsi ai pazienti – ha risposto il commissario Zappia – e non viceversa. E’ nostro preciso dovere intervenire per alleviare quanto più possibile un percorso già di per sé difficile e complesso per gli effetti della patologia”. Il riferimento è anche ad un secondo disagio denunciato tempo fa da Valeria Ferla che riguarda tutti quei pazienti che, come lei, sottoposti a terapia con Natalizumab, un anticorpo monoclonale, sono costretti ogni 28 giorni a recarsi nei centri siciliani, come quello di Cefalù, autorizzati alla somministrazione endovenosa del farmaco. Su questo punto il commissario straordinario Mario Zappia è già prontamente intervenuto concertando con l’Assessorato regionale della Salute una soluzione tecnico-organizzativa che possa consentire la somministrazione del farmaco anche nel territorio siracusano, considerato che di recente lo stesso è stato provvisto di reparto di Neurologia al Muscatello di Augusta. “E’ da quattro anni – sottolinea Valeria Ferla anche a nome di altri pazienti – che mi sottopongo a stressanti viaggi tra Siracusa e Cefalù e mi auguro che la Regione possa al più presto determinarsi per porre fine a questi viaggi della speranza”.
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