Difficile fare politica in un clima da terrorismo freddo in molte aree della provincia di Siracusa. Destinatario di un attentato è stato ieri il primo cittadino di Canicattini Bagni, Paolo Amenta. A casa dell’impegnato sindaco della zona montana, è stato posizionato uno sgradito “pacco” contenente un ordigno rudimentale, composto da due bombolette di gas per campeggio, due bottiglie di liquido incendiario, collegati ad un tubo con polvere da sparo ed una miccia, che fortunatamente si è spenta a metà del suo percorso. A scongiurare la pianificata esplosione l’attenzione di un passante caduta su quello strano ingranaggio montato in prossimità del portone della famiglia Amenta, che ha lanciato l’allarme. Immediata la denuncia sporta ai Carabinieri della Stazione cittadina. «Il mio operato amministrativo, così come quello dell’Amministrazione che presiedo – ha dichiarato il sindaco Paolo Amenta – si è sempre svolto alla luce del sole, distinguendosi per la sua chiarezza, e l’alto senso della legalità, e così rimarrà per il futuro. Chi mi conosce sa quel è la mia storia politica, la rettitudine morale e il senso di legalità che hanno sempre guidato ogni mia azione nell’interesse della collettività, dei miei cittadini e del territorio. Questo vile atto, che colpisce non soltanto la mia persona ma anche quella dei miei familiari, mi indigna e mi lascia basito. Ho sempre operato con coscienza, senza mai alzare i toni, in particolare in questo momento di grande tensione sociale, adoperandomi per risolvere i problemi della mia collettività così come, nel mio ruolo di vice presidente regionale dell’AnciSicilia, anche quella degli altri Comuni Siciliani come il ruolo mi impone. Per questo ho attivato nella mia città strumenti innovativi di politiche sociali per dare risposte immediate ai tanti bisogni delle fasce più deboli della popolazione. Ho affrontato gli altri temi di carattere sovra comunale con i miei colleghi sindaci, con la dignità e la rettitudine che a sua volta il caso ha richiesto, ma sempre senza mai alzare quella tensione dal quale potrebbero scaturire atti criminali come quello di oggi. È chiaro che l’incolumità dei miei familiari così come quella di un qualsiasi cittadino è per me fatto prioritario. Per questo – ha concluso il sindaco Amenta – confido pienamente nell’operato delle forze dell’ordine e mi auguro che presto venga accertata la verità su questo episodio».Condanna per il vile atto e pieno sostegno e solidarietà al sindaco è arrivata da tutta la Giunta Comunale, dal Presidente del Consiglio, Antonino Zocco, dai Consiglieri Comunali, Dirigenti e Dipendenti del Comune e da molti Cittadini, non appena diffusasi la notizia in città. E da tutta la società civile e la classe dirigente del territorio
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