di Mascia Quadarella

spazzaturaSPAZZATURA, CAPITOLATO PRONTO IN PRIMAVERA

Cambiano gli acronimi per identificarla, Tarsu, Tares, forse Tari, ma la tassa per i rifiuti solidi urbani a Siracusa lievita di anno in anno, piuttosto che diminuire, a fronte di un servizio che, sotto diversi aspetti, risulta inefficiente o meglio inadeguato.  Servizio che la ditta IGM gestisce in regime di proroga da circa un quinquennio e che per “rinnovarsi” aspetta il nuovo appalto. Intanto nel 2013 l’amministrazione ha liquidato alla concessionaria complessivamente 22 milioni 921 mila 512 euro. Di queste somme, 2 milioni 336 mila euro circa per la cura del verde pubblico; 32 mila euro per il percolato della discarica Cardona, per la cui manutenzione sono state spese anche 17 mila 677 euro; il trasporto in discarica è costato 1 milione 61 mila 349 euro e 28 centesimi. Il resto copre le spese per lo svuotamento dei cassonetti, lo spazzamento e tutti gli altri servizi previsti dal vecchio contratto. A questo importo, vanno aggiunte 58 mila 142 euro per l’IAS, circa 5 milioni 18 mila 877 euro per la  Green Ambiente che gestisce la discarica di Costa Giggia e 365 mila 380 euro (per il brevissimo periodo che va dal 12 dicembre al 31 dicembre) alla Sicula Trasporti, che gestisce un’altra discarica a Lentini. Il nuovo capitolato, invece, sarà pronto in primavera. Espletato tutto l’iter, dalla pubblicazione del bando comunitario  all’aggiudicazione della gara, la ditta vincitrice dovrebbe essere operativa il prossimo anno. La pianificazione, secondo le  modalità stabilite ed ereditate dall’amministrazione Visentin,  è stata affidata ad un consulente, l’ingegnere Luigi Bonuso, la cui prestazione sarà saldata, come da accordi, dal nuovo gestore del servizio.

PROVE TECNICHE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA

“Grazie, anche, alla disponibilità dell’Igm qualche miglioramento, dal momento del nostro insediamento, è già riscontrabile –  premette l’assessore comunale all’Ecologia Francesco Italia-. Al nuovo piano d’intervento abbiamo dato le nostre direttive politiche, ma è chiaro che alcuni dei contenuti del nuovo capitolato saranno fortemente condizionati dalle previsioni della legge regionale in materia, che impone, ad esempio,  di rispettare da subito la percentuale del 40% di raccolta differenziata, che nella nostra città è decisamente bassa. Nel 2013 si è attestata intorno al 3%, per quanto dal mese di novembre ci sia un trend di crescita.  Intanto, entro questo mese di febbraio, partirà una fase di test per la raccolta differenziata presso gli esercizi pubblici, tipo bar, ristoranti e strutture alberghiere in Ortigia.  Per l’indifferenziata nel centro storico continueranno ad esserci i 3 passaggi di raccolta quotidiani. Per il vetro, invece, a settimana, la raccolta avverrà 4 volte e 2 volte per la plastica/lattine. Un servizio su appuntamento, nel senso che verranno concordati gli orari di prelievo dei rifiuti. Abbiamo predisposto la raccolta differenziata, pure, presso la Capitaneria di Porto e l’ASP e partirà, naturalmente,  anche al Comune. Il tutto con nessun costo aggiuntivo a carico dell’ente. Abbiamo già immaginato di aumentare le campane per la raccolta differenziata. Nell’immediato, abbiamo, comunque, fissato e reso pubbliche le date di svuotamento, 4 al mese, vale a dire uno a settimana per tipologia di rifiuto, così come concordato con la ditta. E’ chiaro che ci muoviamo nell’ambito di un capitolato esistente e quindi con dei limiti oggettivi specifici. Per quanto riguarda la pulizia delle strade stiamo sollecitando tutti i Consigli di quartiere, che sono uno strumento molto efficace di controllo, a comunicarci le problematiche principali delle singole zone e laddove la ditta risulterà inadempiente noi segnaleremo e multeremo, come, d’altronde, facciamo già. Tuttavia, quello che mi preme ribadire e sottolineare è che i rifiuti che vediamo a terra, indipendentemente dal fatto che ci sia qualcuno che li debba spazzare perché il comune paga per questo, siamo noi stessi a gettarli. Mi riferisco a cicche, fazzolettini, mozziconi di sigaretta, cartacce di ogni genere, sacchetti di plastica”. La scusante della penuria di cestini lungo le vie cittadine non regge secondo Italia “l’amministrazione ne ha collocati, subito dopo le elezioni, circa trecento in più – dice-  in tutte le aree della città.  Ritengo inutile dirvi che in Ortigia ne sono stati installati di più, in quanto centro storico. Non crediamo, infatti, che ci siano quartieri di serie A o di serie B, ma sicuramente Ortigia è il salotto della città ed è previsto anche dall’appalto che vi siano passaggi in più. Nel prossimo appalto cercheremo, chiaramente, di ribilanciare questa evidente difformità ma non, naturalmente, sottraendo attenzioni ad Ortigia bensì aumentando gli interventi  negli altri  quartieri. Uno dei tratti caratteristici del nuovo appalto sarà la possibilità concreta di esternalizzare a cooperative sociali di tipo B alcuni servizi che non rientrano tra quelli principali della concessionaria futura. Ad esempio: disinfestazione e derattizzazione, pulizia delle aree mercatali e del cimitero, spazzamento in alcuni specifici quartieri. Questo svolgerà una duplice funzione far risparmiare l’ente e favorire il reinserimento lavorativo di  soggetti svantaggiati. Altra grande differenza del nuovo appalto, sarà quella che vedrà scorporare dal bando dell’igiene urbana quello per  la manutenzione del verde pubblico. Anche in questo caso tenderemo a coinvolgere il più possibile le suddette cooperative.

LE MOSSE DELL’IGM

L’IGM, tanti forse spererebbero il contrario, non demorde e non lascerà facilmente la piazza alle ditte concorrenti,  tentando di rendersi competitiva. “ Pur agendo secondo le direttrici e le economie del vecchio capitolato, tra il mese in corso e quello di marzo, immetterà in servizio nuovi mezzi per 700 mila euro di investimento- spiega l’amministratore Giulio Quercioli-. Stiamo dotando il nostro parco di ulteriori 3 spazzatrici, di camion a caricamento laterale, di mezzi minori come i “Porter” ed i “Daily”. A fronte del ricambio di 60 cassonetti per l’indifferenziata (quelli di colore verde) l’anno, come previsto dall’appalto,  ne abbiamo collocati dal 2012 ulteriori 480. Un centinaio, purtroppo,  vanno persi perché incendiati. Lo spazzamento ( ndr di cui la gente lamenta l’omissione in alcune aree) avviene per il 70 % delle strade cittadine giornalmente- assicura Quercioli-. Magari risultano più penalizzate le zone di nuova espansione, tra l’altro non contemplate nel vecchio capitolato.  Quell’idea di “sporco” che molti maturano è data dal fatto che non vengono rispettati gli orari di conferimento e si registra un abbandono continuo del rifiuto.  La città sotto il profilo della pulizia potrebbe fare un grosso salto di qualità, mettendo in campo per una collaborazione giornaliera, gli stessi cittadini, il Comune e noi ditta. Sono reduce di un’esperienza lavorativa nel varesotto, lì credetemi, le strade rimarrebbero pulite anche se non ci fosse nessuno a spazzarle”. Un miglioramento del servizio, sicuramente, si potrà vedere quando si estenderà la raccolta differenziata. Meno rifiuti giungeranno in discarica indifferenziati meno caro sarà il servizio e di conseguenza i bollettini da pagare.

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