Si era reso latitante dal febbraio del 2013, ma ieri è stato bloccato all’aeroporto di Fiumicino dalla Polizia di Frontiera e la Squadra Mobile di Siracusa ha potuto, finalmente, sottoporlo al fermo di indiziato delitto, disposto a suo carico dalla Procura della Repubblica aretusea. Mohamed Osama, 34 anni, egiziano dovrà rispondere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sequestro di persona. I reati contestatigli sarebbero emersi il 16 febbraio 2013, quando avviate dalla Questura indagini atte a chiarire la presenza nel territorio di Cassibile di un gruppo di profughi , risultati poi essere sbarcati illegalmente verosimilmente nella costa siracusana, nella notte tra il 14 e 15 febbraio di quell’anno. Dalla testimonianza di uno dei clandestini intercettati si apprendeva che gli uomini appena giunti sulla terraferma erano stati condotti in una baracca di lamiera in Contrada Mottava, dove erano stati tenuti segregati. Ispezioni , nei luoghi indicati avevano portato alla luce l’ennesimo viaggio della speranza organizzato da individui senza scrupoli . Durante le perquisizioni non solo erano stati rinvenuti chiari elementi a supporto dei sospetti- tra i quali vestiti bagnati, un telefono satellitare, numerose schede telefoniche, documenti in lingua araba, generi alimentari di rapido consumo- bensì nascosto sotto uno dei letti dell’immobile, veniva trovato il facente funzioni da secondino ai rifugiati , un giovanissimo megarese, Pietro Paradiso, classe 1989, sottoposto subito a fermo di polizia giudiziaria. Come complici dell’arrestato vennero individuati il Salem ed un marocchino trentunenne, Ahmed Bouknadel, che si presentò spontaneamente all’autorità giudiziaria, mentre fino a ieri Osama aveva fatto perdere le sue tracce. (Mascia Quadarella)
