TURISMO
di Mascia Quadarella
COMMERCIO ESTIVO: FOLLA E CATTIVA VENDITA
Tanti turisti ma pochi consumi. Estate magra, quella che volge al termine, per gli esercenti ed operatori commerciali del capoluogo, che non hanno tratto vantaggi economici dalla massiccia presenza di turisti in città. Si è avvertita l’assenza dei diportisti da yacht e dei crocieristi, gli unici capaci di spendere sul posto
Il notevole flusso di visitatori registrato in città nei mesi più caldi sembra non essersi tradotto in un incremento delle battute per i registratori di cassa degli esercenti e commercianti della città. A trarre vantaggi dalla presenza dei turisti sono stati esclusivamente alcuni negozi di nicchia, per intenderci le gioiellerie e le boutique a marchi nazionali d’alta classe e tutto sommato gran parte dei ristoratori locali. A causa dei lavori per la realizzazione del Porto, poi, è stata profondamente avvertita l’assenza dell’ottima clientela costituita dai proprietari e dai membri dell’equipaggio degli yacht che in estate fino a qualche anno fa ormeggiavano in città. A misurare il polso della situazione, dal punto di vista degli addetti ai lavori, i rappresentanti di Confcommercio, Sandro Romano e Confesercenti Arturo Linguanti, ai quali abbiamo chiesto un’analisi del mercato e l’illustrazione di alcune proposte per raggirare il grave momento di crisi , che ha ridotto ai minimi storici il consumo.
Che estate è stata per gli esercenti siracusani?
A.L: E’ stata un’estate più difficile delle precedenti per un ulteriore calo delle vendite.
S.R: Una stagione tassativamente negativa, anche per i commercianti del centro storico, che non hanno registrato alcun aumento delle vendite, venendo a mancare la presenza del turismo crocieristico, nautico, che produceva economia sul posto, facendo lavorare non soltanto i supermercati ma anche gli artigiani ed i liberi professionisti
Si parla di overbooking alberghiero, quanto la presenza dei turisti in città, nel centro storico in particolare ha inciso sugli incassi degli operatori locali?
L: Gli operatori sono stati costretti a ribassare i prezzi, quindi né è conseguita una forte riduzione degli utili. Non è stato tutto direttamente proporzionale, come si immaginerebbe
R: In alcuni casi il sold out nelle strutture ricettive è stato dettato dal fatto che molte camere d’albergo stanno ospitando gli uomini delle Forze di Polizia impegnate nel territorio nell’operazione Marenostrum, per il soccorso dei migranti che arrivano nelle nostre coste. Questi ospiti, è chiaro, non possono essere considerati alla stessa stregua di un turista comune. Essendo persone impegnate nella loro attività quasi h 24, non incidono sul volume di affari degli operatori locali, se non per qualche consumazione.
Quali categorie merceologiche in ascesa?
L: Paninerie ambulanti. Il resto stagnazione e/o regresso.
R: Ripeto qualche negozio di lusso ed i ristoratori.
Cosa ostacola gli esercenti a livello locale?
L: L’abusivismo e tributi locali.
R: L’incapacità di spesa di gran parte dei cittadini e dei turisti, dettata dall’alto tasso di disoccupazione a livello nazionale ed in particolare nella nostra provincia e dall’incertezza di reddito in cui vivono le famiglie dei nuovi precari: operatori della formazione, operai industriali, gente che lavora assunta sulla carta ma che non percepisce gli stipendi da mesi.
Secondo voi le tariffe del suolo pubblico sono eque, se rapportate alla precarietà dei servizi annessi (igiene urbana in primis)
L: Sono elevate
R: Sono abbordabili per tutti coloro che usufruendo di spazio pubblico riescono a creare movimento, tipo i gestori di locali in cui si organizzano caffè-concerto. Per il resto penso che tanti commercianti ormai non possano più permettersi di pagare le tasse, perché non riescono a portarsi a casa il minimo per andare avanti. A dimostrarlo i cali registrati nel comparto alimentare.
Un consiglio per favorire i commercianti ed esercenti nel centro storico…
L: Orientare i turisti nelle visite delle strade commerciali con il contributo delle guide turistiche e lasciarli liberi di acquistare almeno per 45 minuti. Puntare sulla qualità dell’accoglienza, perché un turista soddisfatto diventerà “promotore turistico” per Siracusa.
R: Penso che una buona fetta di problemi sarà risolta dall’accelerazione dei lavori del porto e dalla consegna di questa importante infrastruttura alla città , nonché dal far ripartire l’economia locale creando posti di lavoro: bonifiche industriali, opere pubbliche, etc