“Chi non si assume la paternità delle proprie scelte, o meglio dei propri atti, riconoscendoli ufficialmente attraverso la propria firma, dimostra chiaramente di non essere convinto della loro fondatezza o nella peggiore delle ipotesi fa emergere immaturità ideologica ed amministrativa”. Ad affermarlo il neo coordinatore cittadino di Articolo 4 Siracusa, Gaetano Penna, che ha assistito ieri in aula a Palazzo Vermexio alla seduta del Consiglio comunale con all’ordine del giorno l’argomento sul futuro gestionale del servizio idrico nel capoluogo, non condividendo l’atteggiamento passivo dimostrato dall’assessore alle Infrastrutture, Gianluca Rossitto che, nonostante le sollecitazioni al chiarimento dei consiglieri, ha imboccato la via del silenzio, lasciando ampi margini di dubbio su quella che sarà l’azione del governo cittadino dopo il deleterio fallimento della Sai 8. “Sicuramente, l’amministrazione sta tentando di trovare una soluzione al problema, ma sta partendo con un grave handicap, che invalida ogni tentativo. Nella proposta che ieri doveva essere valutata dal massimo consesso, quella che prevede, cioè, la gestione in forma associata del servizio idrico tra i comuni di Siracusa e Solarino – protocollata tra le proposte di Giunta Settore Lavori Pubblici n.44 del 14-08-2014 – oltre a quella “particolare” mancata apposizione della firma dell’assessore referente accanto a quella, invece, figurante del dirigente di settore, non può non saltare subito agli occhi, di chi ha un minimo di conoscenza delle disposizioni contenute nell’articolo 30 del D.L.G.S n.267/2000, a cui la stessa deliberazione fa esplicito rifermento, e che norma le convenzioni in materia tra enti locali in materia, che manca la propedeutica stesura del disciplinare che andava allegato allo schema di convenzione e di cui ieri non si è dato accenno. Pertanto, invito l’assessore ed il suo entourage a sanare il vizio o se esistente a rendere pubblici contenuti e punti del suddetto disciplinare. Mi auguro- continua Penna- che si provveda tempestivamente a far partire un servizio efficiente, in grado di superare le lacune qualitative del recente passato, tentando di mantenere inalterati i livelli occupazionali degli ex dipendenti delle vecchie società gestrici, tenendo conto, altresì, di non gravare sulle tasche degli utenti, ancora costretti a dover acquistare acqua potabile al supermercato, sebbene le tariffe applicate siano state fin qui improprie. Infine, suggerisco al segretario comunale di prestare maggiore attenzione alle segnalazioni dei consiglieri su anomalie formali, visto che tra le sue funzioni istituzionali la principale è quella di garantire la legalità generale dell’azione amministrativa”.foto Gaetano Penna

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