tommasoSoccorso poco pronto e senza intervento. Sembra paradossale ma succede all’Ospedale Umberto I nel capoluogo, dove si registrano in periodi di punta, come lo sono l’estate ed i mesi invernali d’epidemia influenzale, una serie di disservizi, che abbassano qualitativamente il livello di assistenza, suscitando l’indignazione della gente. Di recente, alle endemiche lacune organizzative dell’unità di emergenza della struttura sanitaria territoriale – dove l’applicazione del sistema di triage, che regola gli ingressi per gravità, viene resa inefficiente dal sovraccarico di utenti, le cui esigenze non riescono ad essere soddisfatte dal personale medico ed infermieristico ridotto a poche unità, costretto, tra l’altro ad operare in locali poco spaziosi ed agevoli, spesso sprovvisti di posti a sedere- si è aggiunta la mancata operatività h 24 del presidio di Polizia di Stato che, praticamente, nelle ore pomeridiane e notturne rimane chiuso, facendo venir meno quel senso di protezione al cittadino. E’ stata, nel recente passato, proprio la presenza degli agenti a garantire sicurezza, in tutte quelle occasioni in cui si sono venuti a creare disordini e tensioni. I pubblici ufficiali, non soltanto finora hanno accolto denunce ed intuito abusi, ma consuetudinariamente hanno sedato gli animi di medici e pazienti , fungendo da spartiacque, ripristinando condizioni di normalità in quei casi in cui l’insofferenza è sfociata in escandescenza. Far venir meno l’autorità delle Forze dell’Ordine non è stata, sicuramente, una scelta felice, anche se a dettarla è stata ancora una volta la spending review ministeriale da cui non sono rimaste immuni le Questure, tra cui quella di Siracusa, dall’organico sottodimensionato tra il 20 ed il 30%- come precisa il segretario provinciale Siulp, Tommaso Bellavia-. “Come sindacato italiano dei lavoratori della Polizia di Stato- afferma Bellavia- abbiamo espresso da subito la nostra contrarietà alla riduzione delle ore di attivazione del servizio, in un punto strategico come quello nosocomiale, da sempre, proiezione della Polizia di Stato nel territorio. Sulla carta attualmente l’ufficio dovrebbe rimanere aperto dalle 8:00 alle 20:00, ma sappiamo che, spesso, non c’è personale sufficiente a coprire per intero i turni, specie in periodo di ferie come questo, e quindi si chiude alle 14. Inoltre, molte delle nostre risorse umane sono impegnate massivamente ad affrontare il fenomeno dell’emergenza immigrazione clandestina. Nonostante a gestire gli sbarchi siano prevalentemente i Reparti Mobili, il cui arrivo è stato sollecitato in provincia proprio dal Siulp, molto lavoro, relativo agli accompagnamenti dei profughi, rimane a carico della Territoriale. Per questo vengono sacrificati alcuni servizi ordinari che si traducono in disagio per l’utenza. Tornando al presidio di Pronto soccorso stiamo sollecitando il Questore affinché non si dimensioni ulteriormente il servizio ma che venga al contrario rinvigorito con nuova linfa. Non molto tempo fa in quell’ufficio non erano presenti soltanto gli agenti di turno ma vi era anche un responsabile con funzioni di ufficiale di polizia giudiziaria, che su mandato dell’autorità giudiziaria, era l’unico ad esempio a poter acquisire cartelle cliniche o ad accogliere eventuali querele. Grazie all’occhio attento dei colleghi che prestavano servizio in ospedale sono state avviate diverse indagini che hanno fatto emergere varie tipologie di reato. Andato in pensione l’ultimo ispettore che svolgeva tali compiti specifici non è stato più sostituito. Purtroppo, assistiamo da anni al blocco del turnover. Molti di noi hanno lavorato senza andare in ferie, anticipando le spese delle missioni e senza pagamento degli straordinari.” Servizio di Mascia Quadarella

Comments are closed.