di Mascia Quadarella
Talete da ecomostro a waterfront attrezzato?
Il Talete, forse, tra qualche mese assolverà, a pieno regime, alla sua funzione di area di sosta al coperto. Le tariffe sono state ritoccate dalla giunta in una delle ultime sedute ed entreranno in vigore dal 1 gennaio prossimo. 50 centesimi per la prima ora, favorendo, così, anche, gli acquisti al Mercato di Via De Benedictis . Sulla struttura numerosi progetti di riqualificazione che si estenderanno a tutto il waterfront che dalla riva ortigiana si estende fino allo Sbarcadero Santa Lucia, unendo i due centri storici della città, sia in linea d’acqua che di terra.
Con i suoi 250 posti macchina, nel capoluogo, è l’unica area di sosta pubblica al coperto, si fa per dire. Diverse le opposizioni subite durante la sua travagliata gestazione, perché per molti era concepito e lo è ancora come una sorta di ecomostro, che irrompendo sul Lungomare di Levante ne deturpava una magnifica veduta. A diversi anni dalla sua inaugurazione il Parcheggio Talete, mai entrato a pieno regime e che in caso di pioggia fa acqua da tutte le parti, continua a far discutere, per quello che rappresenta e per quello che non è mai stato. In pochi si fidano a lasciare le proprie auto in un contenitore fatiscente, che si logora di anno in anno, in cui trovano riparo notturno clochard e tossicodipendenti, dove la spazzatura si accumula negli angoli e la sicurezza diventa un optional. “Da grande”, nei piani “aleatori” delle diverse amministrazioni del passato, doveva diventare il bacino di convergenza di molte delle auto in transito nel centro storico dove, nell’ipotesi dell’estensione perimetrale ed oraria della zona a traffico limitato, dovevano essere lasciate dai cittadini e turisti per proseguire a piedi od usufruendo di un efficiente servizio di bus navetta, oggi fantasma. Idee virtuose, disegni promettenti, seguiti finora da un nulla di fatto. Esiste sempre, però, un barlume di speranza. Nuova luce a questa struttura, forse, la potranno dare i circa 700 mila euro che il gruppo Russotti, che sta trasformando lo storico edificio delle Poste in un albergo di lusso in Ortigia, in seguito ad una convenzione siglata con il Comune, investirà proprio per la sua manutenzione ordinaria e straordinaria. Ad anticiparci i contenuti della convenzione, l’assessore ai Lavori Pubblici Alessio Lo Giudice. “ Si interverrà per rendere la struttura il più funzionale possibile, eliminando, innanzitutto, il fenomeno paradossale degli allagamenti che si verificano in caso di precipitazioni, creando dei collettori diretti a mare. Nel corso di una delle ultime riunioni di giunta abbiamo provveduto, anche, a ritoccare le tariffe per la sosta, stabilendo che happy wheels demo la prima ora, dal 1 gennaio 2014, costerà 50 centesimi, un euro a partire dalla seconda, questo per offrire un servizio di supporto agli operatori ed ai clienti del mercato giornaliero di Via De Benedictis”. In buona sostanza, per fare gli acquisti non si dovrà più girare a vuoto in lungo ed in largo per l’isolotto o pagare ticket per la sosta elevati che inibiscono la voglia di far spese in Ortigia. Entro l’ora sarà applicato un prezzo, dunque, “politico”. “ Sicuramente – precisa l’assessore Lo Giudice- diversi sono i progetti di riqualificazione previsti per quest’area strategica che si allunga, in linea d’aria, di acqua e di terra, fino all’altro centro storico siracusano della Borgata. Sarà compito dei nostri uffici evitare proprio il caos progettuale e far sì che tutte le proposte perseguano l’obiettivo unico di creare, su quello che ormai è il nostro waterfront, una lunga e piacevole passeggiata. Sarà un’ altra occasione per far riappropriare la nostra gente del naturale rapporto con il mare, che si sta via via perdendo. Si creeranno una serie di passaggi, di ponti di collegamento, a basso impatto, che seguano questa linea virtuale che unisce la riva ortigiana allo Sbarcadero Santa Lucia. Un processo di recupero e valorizzazione, tuttavia, è già in atto. Con i finanziamenti del Ministero dell’Ambiente si inizieranno a breve lavori di riqualificazione dello Sbarcadero ed anche l’iter per la bonifica dei Calafatari è a buon punto. Si completerà pure quella porzione di pista ciclabile fino a Via Agatocle, rendendo maggiormente fruibile questo tragitto che unisce i due centri storici. Comunque, faremo in modo che questi progetti trovino i giusti canali di finanziamento, contribuendo a realizzare un quadro armonico ”. Il Talete, che ormai esiste e va sfruttato, come meglio possibile, continuerà con la sua ampia “terrazza” a fungere da contenitore per attività socio-culturali. Si ipotizza la creazione di una sorta di ampio giardino d’inverno da utilizzare, condizioni climatiche permettendo, per organizzare rassegne espositive, percorsi del gusto, non tralasciando di riservare ai bambini uno spazio attrezzato per le loro attività ludiche. Forse, dunque, la gente del posto che – per mancanza di intraprendenza degli enti pubblici carenti nella programmazione degli eventi e dell’intrattenimento a cui spesso tentano di sopperire i privati – sta di anno in anno perdendo il piacere di assaporare la suggestione di Ortigia, tornerà a riviverla, vedendo con altri occhi questo scatolone forato di cemento che oscura una bella panoramica. Probabilmente, cambiando ottica, la prospettiva migliorerà e si creerà attorno a questa struttura, certamente “fuori-luogo”, un’agorà nella quale incontrarsi, trascorrere ore liete, incrementando, perché no, il commercio, che ha proprio bisogno di nuove boccate d’aria per non rimanere agonizzante o morire. (MQ)
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