L’INCHIESTA
di Mascia Quadarella
TERRA BRUCIATA: INARRESTABILI GLI INCENDI ESTIVIing. Francesco De Francesco, capo Ispettorato ripartimentale Foreste Siracusa
Non si rimargina la piaga degli incendi estivi in provincia di Siracusa, specie nelle aree rurali e boschive. Alla base omissioni nelle operazioni di pulizia dei terreni caratterizzati da sterpaglie secche da parte di privati e Comuni. Intensa l’attività del Corpo della Forestale, riassunta dal Capo dell’Ispettorato ripartimentale della Provincia Francesco De Francesco
La piaga degli incendi estivi rimane pressappoco invariata, anche in provincia, nonostante le campagne di sensibilizzazione messe in atto, nelle scuole e con il resto della società civile in diversi incontri pubblici, da parte dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste di Siracusa. Poche risultanze, rispetto alle naturali aspettative, sembra, inoltre, aver prodotto, il Protocollo d’Intesa siglato ad inizio stagione in Prefettura da tutti gli attori coinvolti nell’antincendio ( Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale ed i Comuni del territorio), che prevedeva l’impegno, proprio, da parte degli enti locali di provvedere in tempo, prima,cioè, che le colonnine di mercurio s’innalzassero, di provvedere alle operazioni di pulizia di quei terreni caratterizzati dalla presenza di sterpaglie secche, che costituiscono un facile innesco per i focolai e rendono rapida la propagazione delle fiamme, creando eventi incendiari di vaste entità, che attentano all’incolumità dei cittadini. Ha generato grande preoccupazione, si ricorda, l’incendio scoppiato nell’area residenziale di Tremmilia i primi di questo settembre, partito appunto da un terreno incolto, in fascia rurale urbana, che ha messo in allarme gli abitanti della zona di Villaggio Miano. “Purtroppo spiega l’ing. Francesco De Francesco, a capo dell’Ispettorato ripartimentale Foreste di Siracusa- in questo campo non si registra un’evoluzione culturale. Gli enti municipali in assenza di risorse da destinare alla pulizia delle aree a rischio di loro pertinenza omettono il loro fondamentale contributo, i privati dal loro canto, pur consapevoli che gli incendi sono in agguato, non eseguono anch’essi la pulizia nei loro terreni , generando una situazione generale di insicurezza”. L’opinione pubblica giustamente vede solo gli effetti devastanti degli incendi, valuta gli interventi, senza avere contezza dei retroscena” Ad esempio, in occasione dell’incendio che per diverse ore ha tenuto col fiato sospeso gli abitanti di una parte periferica della città, rendendo irrespirabile l’aria nel resto del capoluogo per diverse ore, in molti, anche attraverso i social, si sono chiesti perché non è stato eseguito l’intervento dei canadair per favorire lo spegnimento più celere delle fiamme? Perché- chiarisce il Comandante- un intervento di questo tipo va valutato attentamente, si deve tener conto della tipologia degli insediamenti a terra, poiché un getto potente di acqua dall’alto potrebbe determinare altri effetti collaterali e poi anche gli spazi di manovra dei velivoli devono essere adeguati. Nel caso specifico, ad essere titolari della gestione del rischio, ricadendo in area urbana, erano i Vigili del Fuoco, che sono stati affiancati anche da noi ed altri corpi. In questa estate 2014, intenso è stato, comunque, il lavoro happy wheels demo degli uomini della Forestale. 460 unità divise in 4 turni, da 6 ore e trenta, impegnate nei quattro distaccamenti di Siracusa, Noto, Buccheri e Sortino, che hanno garantito, altresì, in 120 giorni 126 pattuglie con personale in divisa, che in provincia può contare soltanto su 30 unità. A parte Epipoli, infatti, anche la zona montana ed alcune riserve, non sono state risparmiate dal percorso del fuoco. Ricordiamo l’incendio di vaste proporzioni divampato a fine giugno a Cavagrande, dove la morfologia dei luoghi non facilita certo gli interventi; quello, altrettanto, preoccupante verificatosi in Contrada Cardinale, in prossimità dell’Oasi Do Bosco, tra Canicattini Bagni e Palazzolo Acreide; quelli accavallatisi il 24 agosto sempre a Palazzolo Acreide, uno alla Panoramica l’altro a Cugnarelli, dove vennero lambite alcune abitazioni ed il peggio fu scongiurato grazie al dinamismo operativo degli uomini dei diversi distaccamenti giunti in poco tempo sul posto.
I PERCORSI DEL FUOCO E GLI INTERVENTI
Dal 1 Luglio al 4 settembre 2014 sono stati 461 gli interventi antincendio eseguiti dagli uomini dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Siracusa, di cui 42 a giugno ( e parte del mese di maggio); 163 a Luglio; 219 ad Agosto; 37 nei primi quattro giorni di settembre, che si annuncia piuttosto caldo. 155 di questi interventi sono stati assicurati dagli uomini del distaccamento di Sortino, 122 da quelli di Buccheri, 102 da quelli di Noto e 82 da quelli del capoluogo. In totale, nei tre mesi e mezzo considerati, 2 mila e 27 ettari di superficie sono stati percorsi dal fuoco, 394 ettari riferiti ad aree boschive e riserve. 545,83 ettari nell’area di competenza del distaccamento di Buccheri; 544, 34 di Noto; 497,50 di Siracusa; 439,50 di Sortino. Sono andati perduti, perché devastati dalle fiamme, nel siracusano 140, 065 ettari di superficie boscata; 188,08 nel netino; 53,000 nel sortinese; 22.70 a Buccheri. “L’entità dei danni – sottolinea De Francesco- è stata limitata dalla prontezza operativa delle nostre squadre, che garantiscono il loro intervento entro al massimo 15 minuti dall’avvistamento dell’incendio.
L’AIUTO DELLA DOTAZIONE TECNLOGICA
Un grosso aiuto nel coordinamento di uomini e mezzi sarà presto dato al Centro operativo provinciale della Forestale di Siracusa dal rinnovo dei sistemi radio e di geolocalizzazione. E’ in atto la loro installazione nei locali di Santa Panagia. Già i 26 mezzi che costituiscono il parco auto del Corpo sono dotati di GPS, favorendo un’accelerazione nei raccordi operativi ed implementando le garanzie di sicurezza per gli operatori, spesso in azione in aree impervie dove sarà più agevole rintracciarli. Inoltre, da questa estate il Corpo usufruisce di due autobotti all’avanguardia perché, oltre a poter trasportare 6 operatori, sono capaci di contenere mille litri d’acqua che nei fatti moltiplica il suo volume poiché viene nebulizzata. Sempre una novità targata estate 2014 è stata costituita dalle 4 torrette di avvistamento, di oltre 12 metri di altezza ciascuna, installate a Cavagrande, Noto Antica, Giarranauti a Sortino e Buccheri, che offrono una visuale molto completa, di cui se ne sconsiglia l’uso nei momenti di inutilizzo a turisti ed escursionisti.

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